La mamma ricordava spesso la frase che le disse la nonna Ricciola al funerale di nonno Dario. Disse “Uno dei nostri se n’è andato. Alle persone bisogna voler bene finché sono vive e quando non ci sono più non ci rimane altro che voler bene a quelle che sono rimaste.”
Ci diceva sempre che questa semplice verità l’aveva colpita molto. La nonna Ricciola era una donna semplice e saggia e ricordando le sue parole voglio guardare avanti.
Non ho foto recenti con mia mamma e non me la voglio ricordare così. Lei aveva la falcata più veloce di tutta Firenze, nessuna delle colleghe del telegrafo riusciva a starle dietro. Con la stessa energia di una locomotiva ha trainato la nostra famiglia. Senza il suo pungolo sempre presente non saremmo arrivati, con il nostro lavoro, dove siamo e mi sento che per il futuro dobbiamo cercare di andare avanti per la stessa strada che ci ha indicato e non separarci mai.
Mia mamma era forte e nello stesso momento era difficile, almeno per me, avere con lei un dialogo. Era tutta di un pezzo, la sensazione che mi ha sempre dato fin da bambina era che non avesse bisogno di nessuno, ma che riuscisse sempre ad organizzarsi e a bastare a se stessa. La malattia l’ha costretta a non camminare, non parlare e non mangiare, ma non si lamentava. Anzi ce lo faceva passare quasi bene, così che, dopo le visite che le facevo, mi sentivo sempre un po’ spiazzata.
Mi dispiace che non vedrà mai le case nuove finite, che Cosimo non la potrà salutare dalla terrazza, che non ho imparato a cucinare il gulash e il pasticcio di verdure, che non saprò mai il segreto di come lavare via le macchie alle tovaglie .
Mi vergogno a dirlo, ma provo invidia per le mamme dei compagni di scuola di Cosimo e Dante che hanno mamme e suocere pronte ad aiutare. Non riesco a stare a sentire quando spesso si lamentano. Probabilmente si capisce quanto manca qualcosa quando non si ha piu.
Sono stata l’ultima a vedere la mamma e prima di salutarla ci siamo anche bacchibettate, io le ho dato della rompiscatole e lei della superficiale… un po mi rammarico per questo, ma in fondo siamo sempre state cane e gatto e forse è stato giusto che sia finita cosi.
Qualche giorno fa con Cosimo ho guardato un affascinante documentario sulle stelle e l’universo. Sembra che tutta la materia di cui è composto l’intero uiverso e quindi anche noi, sia nato da un’esplosone di una super nova e cosi mi piace pensare che mia mamma sia ritornata alle origini…
Polvere di stelle
che commento posso mai fare al tuo bellissimo post??? Ti abbraccio.
Grazie Bianca ne ho bisogno
ti abbraccio
Grazie sei molto cara
La perdita della mamma è dolorosa a qualunque età. Bisogna andar avanti e dare ai nostri figli l’amore che loro hanno saputo dare a noi. Ti voglio bene cuginetta. Kiss
Hai ragione Claudia. Un abbraccio anche a tutti voi!
Sofia …ho letto, riletto e riletto ….questo articolo ….vorrei tanto essermi sbagliata a capire ……………….un forte abbraccio……..
Vorrei fosse tutto un incubo e basta anch’io… Grazie del pensiero.