Questa copertina l’ho fatta mentre aspettavo Cosimo, il mio primo bambino.  E’ lavorata ai ferri ed è stata ribattezzata dalle mie amiche di maglia, la mia Tesi. Non potevo mica fare una copertina a legaccio (che fra l’altro trovo molto carina) per il mio principino. Dovevo per forza trovare un modello particolare e questo mi piacque subito. Di solito fare le copertine è un po’ noioso, perché si lavora sempre lo stesso punto per tantissime maglie e ferri, beh, con questa non ci si annoia di sicuro. Ogni pochi ferri si cambia il motivo. Ce ne sono ben 9 diversi, ma volendo, con la fantasia, se ne potrebbero aggiungere anche altri.

Le dimensioni sono 80×80. L’ho adoperata tantissimo e anche adesso la utilizzo per Dante, il mio secondo piccino. Mi vergogno a dirlo, ma per lui non ho ancora fatto una copertina di lana. Ne ho fatta una molto bella in cotone per la carrozzina ed avevo già comprato la lana e scelto il motivo per quella da lettino, ma, col il tempo che mi ritrovo, mettermi a fare una copertina, equivarrebbe a finirla tra 10 anni!

Ecco alcuni particolari della lavorazione

Questo è lo schema per farla. Proviene da una vecchia rivista con la carta ingiallita, ma credo che le copertine non passino mai di moda.

Quando andai a scegliere la lana, ho utilizzato il filato Svezia di Campolmi, scelsi il colore più allegro di tutta la cartella. Non è proprio dei più ortodossi per un neonato, ma stava bene con la carrozzina…. rossa!