Mia mamma diceva sempre “Meglio consumare pantaloni che coperte!” ed i miei bambini di pantaloni ne consumano alla grande. Anche i jeans più resistenti dopo poco hanno il buco sulle ginocchia. Ormai ne avevo una vera pila da rammendare, ma avevo bisogno di trovare lo stratagemma adatto. Erano diversi giorni che cercavo una cosa che nei blog di cucito americani utilizzano come il pane, ma che qui a Firenze o su internet non era facile trovare. In inglese si chiama Fusible Adhesive, è un foglio biadesivo che si stira e sul quale si può anche cucire. Per le applicazioni è fantastico ed anche per mettere le toppe ai pantaloni. Oggi sono andata in una nuova merceria qui a Firenze (Coccospillo) e l’ho trovato, insieme ad una bellissima stoffa con i ricci. Una stoffa di cotone un po’ più spessa del normale e che ho trovato perfetta per i miei rammendi. Cercavo infatti di non fare delle toppe tristi, come quelle che si trovano in giro da comprare e che tra l’altro costano un occhio della testa, o almeno quasi più del paio di pantaloni nuovi, ma qualcosa che, oltre a riparare il buco, aggiungesse un tocco in più al paio di pantaloni stesso.
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—–(11/10/2015 Ultimo aggiornamento, per toppe super resistenti andare a vedere qui)—–

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Ecco come ho fatto in pochi minuti a fare delle toppe carine e resistenti, senza cucire:
OCCORRENTE: pantaloni bucati, stoffa un po’ spessa, foglio biadesivo
ISTRUZIONI: Per fare la forma classica della toppa ho utilizzato come modello un pezzo ovale che avevo in casa. Avete presente quei puzzle da pavimento con i numeri?… Ebbene questo ovale è l’interno dello ZERO!



Una volta trovata la sagoma adatta tagliare un pezzo di stoffa delle dimensioni giuste. Io ho preparato un pezzo grande abbastanza per fare 4 toppe. Tagliare un pezzo del foglio biadesivo delle stesse dimensioni e stirarlo sul rovescio della stoffa. ATTENZIONE: prima di stirare controllate il lato giusto del foglio, perché se stirate sul lato con la colla fate un pasticcio sul ferro da stiro! Il lato con la colla deve andare a contatto con la stoffa.

Finito di stirare disegnare le toppe e poi tagliare le sagome con le forbici


Posizionare la toppa al posto giusto, togliere il foglio protettivo e stirare. (Per evitare che mi si incollasse il pantalone nel punto del buco ho messo un pezzetto di stoffa in mezzo, dentro alla gamba, in corrispondenza del foro stesso)



Stirare anche la toppa dell’altra gamba Et Voilà!

Con i ritagli avanzati ho ricavato tanti piccoli ricci e li ho utilizzati per rammendare un paio di pantaloni di Dante. Questi pantaloni, come si vede dalla foto, hanno un buchino piccolino piccolino, ma se non lo avessi rammendato solertemente sarebbe diventato presto un cratere, perché le ditina piccoline dei bambini hanno un’attrazione cosmica verso i buchini dei pantaloni e in men che non si dica li allargano smisuratamente. In questo caso, invece di fare delle toppe, ho pensato di utilizzare gli avanzi della stoffa che avevo appena utilizzato per i pantaloni di Cosimo. Avanzi che comunque avevano già il foglio biadesivo stirato sopra ed ho così, in un batter d’occhio, nascosto il buchino e creato una simpatica decorazione! AH… una ne penso e cento ne faccio!





Unico dubbio che mi assale, ma che solo il tempo potrà svelare è: “Si sfilacceranno o no?”… Devo essere sincera, la mia idea iniziale era quella, dopo aver stirato le toppe sul pantalone, di passare tutto intorno un pel punto zig-zag. Proprio come per le applicazioni, ma una volta cimentatami nell’impresa mi sono accorta che con la macchina da cucire non riuscivo a lavorare sulla gamba del pantalone… perciò, speriamo che sfilacci poco! Mi è venuto anche in mente, per tirarmi su il morale, visto la delusione del progetto non andato secondo i piani, che avevo appena comprato un golfino a Cosimo da Zara, golfino che aveva le toppe applicate su gomiti e che non erano rifilate, ma solo appuntate. Quindi, se sfilacceranno quelle di Zara, sfilacceranno anche le mie!
Per delle toppe ancora più resistenti andare a leggere: “Toppe resistenti e collaudate”!