Sofija: Gilet e pantofoline

Qualche giorno prima di Natale è nata la piccola Sofija e questo completino è per lei.

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Sofija è la nipotina di un compagno di scuola di mia mamma. Dovete sapere che mio nonno sloveno, tanti tanti anni fa, prima che io nascessi, tagliò un albero di acero nella foresta vicino a casa. Probabilmente lo dovevano utilizzare per bruciare o per costruire qualche utensile in legno, ma non venne mai adoperato e rimase dimenticato in fondo alla catasta della legna davanti alla cantina. Quando, diversi anni dopo, mio padre lo vide lo trovò perfetto per costruire dei violini e così fu spanconato e messo da parte. Con questo legno ho costruito io due violini e uno di questi è stato proprio comprato dal compagno di classe di mia mamma, che è un violinista amatoriale e che era in vacanza a Firenze proprio il giorno che terminai la costruzione di uno di questi violini. L’emozione di suonare uno strumento appena costruito, sentirne il primo suono, che è come assisterne alla nascita, e sapere che il legno proveniva dalla foresta dove era cresciuto da bambino lo ha fatto innamorare. Sono così felice quando ho la certezza che un mio strumento vada tra le mani di chi se ne prenderà cura e lo suonerà con lo stesso amore che io ci ho messo costruendolo. Tutto questo successe in Estate, l’Inverno successivo, quando andammo tutti insieme dalla nonna per Natale, ci ritrovammo tutti nel bosco a cercare il posto dove poteva essere stato tagliato l’albero e poi, in mezzo alla neve, nell’incanto della foresta abbiamo suonato. E’ stato bellissimo, gli alberi, la neve, la musica… Come abbiamo fatto a cercare il posto esatto nel bosco? Abbiamo studiato le fotografie, perché si, ho delle vecchissime fotografie di mio nonno che porta via l’albero tirandolo con un cavallo

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Se vi domandate dove è il secondo dei due violini che ho costruito con questo legno, ebbene ce l’ho io. E’ il violino con cui suono, quello che ho deciso ti tenere per me e che spero rimanga nella nostra famiglia per sempre.

Ma torniamo al completino! TAGLIA NEONATA

GILET:

Con i ferri n° 3 e 50gr lana

Bordo a festoni:

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Motivo traforato fiorelliniIMG_8789

Segni:IMG_8790IMG_8791

Nota per lo scollo: Per non dover riprendere le maglie successivamente per lo scollo, via via che lo lavoravo non ho chiuso le maglie, ma le ho lasciate in sospeso con la tecnica dei ferri accorciati W&T, così alla fine, una volta unite le spalle avevo già tutte le maglie sui ferri per lavorare lo scollo. Se vi sembra complicato quando dico di lasciare in sospeso le maglie voi chiudetele e poi alla fine riprendete le maglie tutto intorno allo scollo.

DIETRO: Avviare 54 maglie e lavorare il borda a festoni, il motivo dei gettati nello schema è eseguito 3 volte, io l’ho eseguito 5 volte. Proseguire con il motivo traforato partendo, dopo la maglia di margine, dal segno a. In corrispondenza del ferro centrale (quello dei doppi gettati) della quarta fila di fiorellini traforati, iniziare gli scalfi. Se non avete capito aiutatevi con le foto. Per gli scalfi ho iniziato lavorado per 4 ferri le prime e le ultime 5 maglie a diritto. Poi ho intrecciato 3 maglie ai alti e poi ogni due ferri ho lavorato insieme 2 maglie per 2 volte, lavorate insieme le maglie terza e quarta e quartulitma e terzultima. Praticamente quelle dopo e prima delle due maglie sempre a diritto. Queste prime e ultime 2 maglie andranno lavorate sempre diritto fino alla fine. Proseguire  fino alla fine della sesta fila di fiorellini sul ferro di ritorno lavorare 11 maglie W&T, tutte a diritto e poi sul successivo ferro rovescio 8 maglie e W&T. Riprendere il filo dall’altro per l’altra spalla. 11 maglie W&T, rovescio e 8 maglie diritto W&T. Attenzione che avendo ripreso il filo all’inizio del ferro senza avere fatto praticamente un ferro a rovescio, per mantenere il bordo a legaccio delle due maglie iniziali queste andranno lavorate sempre a rovescio e non più sempre a diritto. Chi sa lavorare bene mi capisce. Chi è alle prime armi può semplificare, oppure segue le spiegazioni senza pensare e poi si ritrova il gilet finito!. Le maglie delle spalle si lasciano in sospeso per unirle con i tre ferri insieme a quelle del davanti.

DAVANTI: Lavorare come il dietro, ma iniziare lo scollo prima e quindi non ho fatto la sesta fila di fiorellini, ma ho lavorato a maglia rasata. Iniziare lo scollo 4 ferri dopo la quinta fila di fiorellini. Finire il ferro e dal ferro di ritorno e per tutti i ferri a rovescio lavorare così: 19 maglie W&T, 16 maglie W&T, 14 maglie W&T, 12 maglie W&T, 10 maglie W&T, 8 maglie W&T. Lasciare in sospeso le 8 maglie della spalla. Riprendere il filo dall’altro lato e fare in modo analogo, solo che W&T sarà fatto sul diritto del lavoro. Per il bordo vale lo stesso discorso del davanti, le prime 2 maglie sempre a rovescio.

CONFEZIONE: Unire le spalle con i tre ferri. Lavorare le maglie dello scollo, che saranno già tutte sui ferri, in tondo un giro a diritto e uno a rovescio per 4 giri. Chiudere le maglie con l’ago. Cucire i fianchi, io utilizzo l’uncinetto. Cucire l’etichetta e il gilet è pronto.

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PANTOFOLINE:

Con i 5 ferri n°4 avviare con il bianco 12 maglie, lavorare un ferro a diritto e poi, invece tornare indietro a rovescio riprendere dall’altro lato 11 maglie. Avremo 23 maglie sui ferri. Tornare indietro e lavorare 7 maglie diritto, una rovescio, 7 diritto, 2 rovescio e 7 diritto. Tornare indietro e lavorare tutto diritto. Ripetere questi 2 ferri per 7 volte (14 ferri). Dal 15 ferro iniziare la lavorazione in tondo e lavorare un giro diritto e uno rovescio, lavorando l’8° e la 16° maglia sempre a diritto. Prosegiuie per altri 14 giri. Cambiare colore (io ho utilizzato lo stesso filo del gilet a doppio) montare una maglia nuova in corrispondenza del centro e lavorare a coste 1/1. La maglia nuova va lavorata diritto. Così il motivo a coste all’altezza dell’8° e della 16° maglia sarà diritto. Per proseguire il motivo. Lavorare a coste per 6 giri, poi iniziare le diminuzioni. Sempre a diritto lavorare sempre 2 maglie diritto/ 2 insieme. Sempre finchè non vi rimangono 12 maglie sui ferri. Passare il filo dentro tutte le maglie e chiudere. La chiusura è la tecnica della punta dei calzini.

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Le pantofoline hanno anche una versione semplificata: Montate 23 maglie lavorare sempre legaccio, ma 8° e 16° maglia sempre a diritto. Lavorare così per 30 ferri poi prosegiure a coste e lavorare dopo 6 ferri le diminuzioni. lavorare 2 maglie/2 maglie insieme finché non ci saranno 12 maglie. Chiudere le maglie passando il filo dentro e lavorare la cucitura centrale. Lasciare aperti gli ultimi 14 ferri e chiudere il dietro del piede.

La versione da uomo con foto dettagliate della lavorazione la trovate qui.

4 pensieri riguardo “Sofija: Gilet e pantofoline

    1. La versione semplice per le pantofoline è proprio in fondo all’articolo. Presto farò un nuovo articolo con delle pantofole da uomo fatte con la stessa tecnica e con le due versioni molto dettagliate!

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